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20 Febbraio 2019

Vivere d'amore a Parma? - Capitolo 3

Scritto da Redazione Openddb in 

L'esperienza del film D'amore si vive di Silvano Agosti nella Parma del 1983

Capitolo 3: Per chi non conosce amore

Ciò che più colpisce nella ricostruzione della vicenda attraverso gli articoli pubblicati sulla Gazzetta di Parma è, non tanto l'indignazione e il dissenso rispetto alle tematiche di D'amore si vive, comprensibile da un certo punto di vista sia per la sensibilità di quegli anni, sia perché, come visto, sottintendenti finalità politiche, quanto piuttosto la viva partecipazione al dibattito da parte della cittadinanza a diversi livelli.

Se da una parte la stampa locale diede molto spazio agli interventi dei cittadini che condannarono il film, contribuendo quindi a gonfiare maggiormente il fatto, dall'altra è pur vero che la cittadinanza partecipò in modo molto attivo alla discussione producendo numerosissimi commenti scritti. A fianco degli interventi degli esponenti di minoranza, che costituiscono la maggior parte delle pubblicazioni, vi sono infatti numerosi contributi di voci “altre”: associazioni scolastiche e educative, comitato genitori e insegnanti, personalità appartenenti alla Curia, nonché una lunga serie di cittadini comuni che sentirono l'esigenza di esprimere la propria opinione sul fatto spesso rispondendosi vicendevolmente. Capita infatti di trovare, a distanza di giorni, articoli e lettere che realizzano veri e propri dialoghi a due o più interlocutori.

Non sorprende, allora, scoprire che un gruppo di studenti diciannovenni, vedendosi citati in un intervento a discredito del film da parte di un esponente della DC, si sia sentito in dovere di rispondere pubblicamente trasferendo la discussione dal piano della sterile polemica a quello esistenziale. Al di là delle critiche e degli interessi politici, le parole di questi ragazzi colpiscono per la loro semplicità e l'immediatezza del messaggio.

Tra le poche lettere pubblicate a favore del film, questa sembra centrare in pieno il proposito di D'amore si vive e di Silvano: la volontà di andare oltre le apparenze e le ipocrisie, l'inutilità di incasellare le esistenze nelle categorie di normale e non-normale, l'amore come costitutivo dell'uomo, l'uomo come affascinante e misterioso universo.

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Scritto da Sara Barbuti per Redazione Openddb. (Fase preparatoria per sviluppo di tesi di laurea magistrale in "Storia e critica delle arti e dello spettacolo" - Università di Parma)  

Note:

-P. Masala, A. Macis, Immagini in libertà. Il cinema in esilio di Silvano Agosti, a cura, CUEC Editore, Cagliari, 2001.

-Gli articoli riportati sono pubblicati in La Gazzetta di Parma del 22 aprile 1983 e 25 aprile 1983. Si ringrazia l'Emeroteca Comunale di Parma.