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Désirée Klain

> BIOGRAFIA

Giornalista professionista, addetto stampa, Désirée Klain è anche autrice, regista, produttrice di documentari e cortometraggi, collabora con il Corriere del Mezzogiorno (Corriere della Sera).
Da oltre 25 anni si occupa della direzione artistica di eventi internazionali, per i quali ha ottenuto numerosi premi. Dal 2016 è responsabile di Articolo21 per la Campania. I festival da lei diretti hanno fornito materiale per la redazione di diverse tesi di laurea (l’ultima nel 2020 in “Global Journalism and Public Relations”, facoltà della prestigiosa università britannica “Coventry”, è redatta sul festival da lei ideato e diretto, “Imbavagliati”); Raitre le ha dedicato un documentario, per la regia di Gianfranco Pannone dal titolo Cronisti di strada. La Klain ha, inoltre, fin da giovane, stipulato contratti di consulenza intellettuale e scientifica con il Comune di Napoli, la Regione Campania, la Provincia e il Museo Madre.
Fonda nel 2002 l'associazione culturale "Periferie del Mondo - Periferia Immaginaria", che dà il nome alle sette edizioni dell'omonimo festival da lei diretto e ideato nel quartiere di Scampia. Dove nel corso della III edizione un esordiente Roberto Saviano, presenta in anteprima mondiale il best seller Gomorra.
Sua la regia e la sceneggiatura del documentario Felice! sulla vita di Felice Pignataro, Sullo stesso "eroe periferico" ha scritto il libro Ma c'è speranza!.
Nel 2014 idea e dirige I Miserabili, un concept fotografico contro il femminicidio, prodotto dal Museo Madre, che si è imposto come un caso mediatico; con entusiasmanti recensioni su l'Huffington Post, il Wall Street Journal, la 27esima ora, Life Style dell'Ansa, miglior "campagna" per Artribune. L'Ansa in particolare ha segnalato come unica top news di prima pagina sul tema della violenza sulle donne, il 24 novembre 2015, un ampio servizio sulla campagna diffondendo nella sua rete fotografica i manifesti. La mostra viene esposta a Cuba nel gennaio 2016, accolta da Mariela Castro Espín (figlia del Presidente Raúl Castro) e visitata, tra gli altri, da José Luis Rodríguez Zapatero. Ad affiancare la presentazione del concept un racconto scritto in esclusiva dallo scrittore Maurizio de Giovanni, dal titolo “Non ho fatto niente”.
Dal 2015 è l'ideatrice e direttrice artistica di "Imbavagliati", il primo festival internazionale di giornalismo civile, per il quale viene insignita del premio "Paolo Giuntella alla libertà d'informazione", che dà voce a quei giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali, ma nonostante questo hanno messo in pericolo la loro vita per poter parlare, raccontare, denunciare.
La Mehari di Giancarlo Siani, il giornalista napoletano assassinato dalla camorra nel 1985 con lo slogan “Chi dimentica diventa il colpevole” sono i simboli del progetto per la libertà di stampa, che si svolge al Palazzo delle Arti di Napoli (Pan), lì dove la macchina/simbolo è custodita ne’ “La stanza della Memoria”, in onore di tutte le vittime della criminalità.
Ogni anno fa da prologo al festival il “Premio Pimentel Fonseca”, dedicato alla memoria di Eleonora Pimentel Fonseca, patriota napoletana e fondatrice del giornale “Monitore Napoletano”, che trovò la morte nei moti rivoluzionari napoletani il 20 agosto del 1799 a piazza Mercato. In onore della storica giacobina, le protagoniste della manifestazione sono giornaliste e attiviste, che portano avanti la difesa dei diritti civili.
Dal 2016 è responsabile di Articolo21 per la Campania. A luglio del 2018 è coordinatrice e consulente scientifica per il progetto di inclusione sociale "Felice@Madre". Nel 2019 realizza per la Fondazione Plart l'installazione sonora "Song 'e mare", contenuta nel progetto di riconversione urbana "Lo Scambiapassi - ARTITUTTEINVIAGGIO", un museo permanente della musica realizzato ed ideato dalla Fondazione Plart alla stazione metropolitana Piscinola-Scampia. Per lo stesso progetto cura la comunicazione e l'omonimo catalogo.
A maggio 2020 il palinsesto "Madre door-to-door" manda in onda Felice@Madre, produzione originale della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, di cui Désirée Klain firma soggetto, scrittura e regia.
A dicembre del 2020 la VI edizione del festival per la libertà di stampa è dedicata ai “Diversamente liberi”, in collaborazione Amnesty International Italia. Raccontando la realtà di quei Paesi (69 nel mondo) in cui l'omosessualità è ancora un reato, in molti casi punibile anche con la morte. “Imbavagliati” - per la prima volta in versione online - raccoglie, in soli sei giorni di programmazione, oltre diecimila visualizzazioni.
A luglio del 2021 il suo documentario Felice! viene esposto al Museo Madre nella mostra “Utopia Distopia: il mito del progresso partendo dal Sud”, a cura della direttrice artistica Kathry Weir. Il nove agosto 2021, ad un anno esatto dalle elezioni presidenziali in Bielorussia Désirée Klain lancia da Napoli una straordinaria staffetta solidale: Marisa Laurito, Sergio Rubini, Fabrizio Gifuni, Giorgia Cardaci, Francesco Bolo Rossini e Stefano Scherini, leggono insieme l’accorata e significativa lettera del prigioniero politico bielorusso Siarhei Veraschchahin in risposta all’attivista Ilya Mironov nello spot “Imbavagliati per #StandWithBelarus”. Un intenso filmato, ideato e diretto dalla giornalista e portavoce di Articolo21 Campania, Désirée Klain, visibile in anteprima sul sito www.Imbavagliati.it, con testimonianze e foto di denuncia dal campo, per sensibilizzare i governi sulla situazione drammatica in Bielorussia, che promuove l’omonima campagna internazionale, voluta dalla FIDU e l’Associazione bielorussi in Italia “Supolka”, per l’adozione dei prigionieri politici bielorussi attraverso l’invio di missive di sostegno in carcere e il racconto delle loro storie sui propri social.

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